Circolo di Fenomenologia e Costruttivismo


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Il cretino cognitivo

Le seguenti citazioni sono tratte dal libro di Maria Maddalena, Il cretino cognitivo, Cabarà Edizioni, Milano, 1997 .

Questo potrebbe essere considerato un buon punto di partenza per il bravo psicologo.

Come tutti sanno, il cognitivismo è una scienza di intersezione tra psicologia, neuroscienze, linguistica, scienza dei calcolatori e quindi non poteva non annidarsi, tra un'infesione e l'altra, il malefico virus del cretinismo. Questo virus, attaccando il cognitivismo, produce in maniera contagiosa il fenomeno del cretino cognitivo. Il cretino cognitivo ha però un vantaggio sul cretino simplex: è facilmente smascherabile per via della sua mimica facciale. Siccome quando parla nemmeno lui si capisce, di quel che dice si stupisce,, strabuzza gli occhi, arrossa leggermente sulle gote che gli si gonfiano un pò. A volte gli scappa ancheda ridere. A meno che abbia fatto carriera, allora la prosopopea più cretinismo e cognitivismo producono il sorriso ebete di chi è convinto che complicando la comunicazione verbale si ottenga la comunicazione extra-verbale.

Lo statuto deontologico - io sono un professionista! - del cretino cognitivo è pervaso da una caratteristica: il disinteresse. Giammai il cretino cognitivo ha scopi personali! Lui si impegna in campi sociali, politica, scuola, cultura, arte, ma lo fa sempre del tutto disinteressatamente. Una tale incongruenza - impossibile anche solo linguisticamente - serve a sollevarlo da qualsiasi responsabilità sugli impegni presi. Spesso il cretino cognitivo non riesce a portare a compimento i propri atti perché, oltre al fatto che si tratta di progetti, non ha abbastanza tempo, per completarli: non gli resta che prorogare, cioè avviare un secondo progetto all'interno del primo.
Il cretino cognitivo odia le approssimazioni, adora le formule ed è sconcertato dalle poesie: non hanno un progetto europeo dichiarato, sfuggono alle categorizzazioni, e per di più a volte sono ermetiche; questo è davvero troppo.
Il cretino cognitivo annuncia sempre i propri discorsi dicendo "il discorso è il seguente", oppure "dobbiamo fare questo tipo di discorso", e cose del genere. Difficilmente il cretino cognitivo il discorso lo fa e basta, perché teme che non gli venga riconosciuto come discorso dai suoi colleghi cretinocognitivi, i quali badano bene di non dimenticarsi di premettere che stanno per fare un discorso, quando stanno per fare un discorso. Quando il dichiarato prevale sull'agito e sul percepito, possiamo parlare di logorrea miltipla cretinocognitiva.


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